Questo sito utilizza cookie tecnici, di profilazione propri e di terze parti. Se continui la navigazione, se accedi ad un qualunque elemento di questa pagina (tramite click o scroll), se chiudi questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
Chiudi ed Accetta Voglio saperne di più
 

ARCHIVIO DI TUTTE LE EDIZIONI:

cerca all'interno del sito:

SEGUICI SU:


facebook youtube email



Ministero

Regione Toscana

ARCHIVIO
 
La recensione di Libert�
 

Uomo e menzogna: a San Miniato L'impostura di Bernanos
L'uomo e la schiavitù della menzogna, ovvero il bisogno di Dio di servirsi di tutti gli uomini, anche degli impostori, per diffondersi sulla terra. Potrebbe essere questa una delle chiavi di lettura del testo scelto quest'anno per San Miniato, un appuntamento che si rinnova da 43 anni: L'impostura di Georges Bernanos, nella riduzione teatrale di Pascal Bonitzer e Gerard Wajcman che ha debuttato al «Théatre del la Ville» di Parigi in marzo. Dello spettacolo è stata mantenuta la regia, di Brigitte Jaques, le scene (Emmanuel Peduzzi) e la musica (Marc Oliver Dupin), mentre Luigi Lunari ha curato la traduzione.
Sono stati proprio gli attori italiani a meritarsi gli applausi convinti del pubblico, da Roberto Herlitzka a Mario Maranzana, ad Antonio Pierfederici. Protagonista del romanzo di Bernanos, scritto nella Francia degli anni Venti, è un colto prelato che perde la fede e, nascondendo i suoi tormenti, prosegue faticosamente il suo cammino. Intorno a lui si agita un piccolo popolo di mentitori più o meno coscienti della propria ipocrisia. La riduzione teatrale, fortemente didascalica, ha diviso lo spettacolo in quattro quadri notturni di intensità ed efficacia molto diverse. L' assenza di azione — in fondo il romanzo altro non è che una lunga riflessione sulla sincerità, innanzitutto con se stessi — ha costretto gli attori (ed il pubblico) ad una prova di grandissimo impegno per «sostenere» la scarsa «teatralità» del testo.
Roberto Herlitzka e Mario Maranzana hanno saputo cogliere in questo dialogo il cuore della tematica proposta da Bernanos, inventando una teatralissima battaglia di coscienze. Nonostante gli applausi, anche questa edizione della «festa teatrale» di San Miniato ha sollevato alcuni interrogativi sulla opportunità di mantenere questo rigido statuto che obbliga gli organizzatori ad una ricerca sempre più difficile dei testi da proporre. L'opera di Bernanos per esempio si è portata dietro riferimenti e contesti troppo «francesi» e troppo datati per essere colta appieno dal pubblico italiano.
Libertà , 21 luglio 1989




© 2002-2021 fondazione istituto dramma popolare di san miniato

| home | FESTA DEL TEATRO 2023 | chi siamo | dove siamo | informazioni e biglietti | scrivici | partner | sala stampa | trasparenza | sostieni | informativa privacy | informativa cookie |

 

Fondazione Istituto Dramma Popolare San Miniato
Piazza della Repubblica, 13 - 56028 San Miniato PI
P.I 01610040501

Home