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LXXIV FESTA DEL TEATRO
 

PROGRAMMA UFFICIALE LXXV FESTA DEL TEATRO

Associazione Culturale Elicriso - Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato

FOCO METTESTI DENTRO IN LA MIA MENTE

Voci recitanti: Andrea e Angela Giuntini
Videoproiezioni Andrea Lippi
Colonna sonora Gabriele Bochicchio

"Foco mettesti dentro in la mia mente" è il verso di Dante preso in prestito dalle sue Rime per il titolo dello spettacolo, nella metafora del fuoco che illumina e riscalda i lettori della sua opera è la chiave della nostra scommessa teatrale nel settimo centenario della sua morte. Invitare una selezionata schiera di personalità della cultura a scrivere liberamente intorno a un aspetto, tra gli innumerevoli, legato al poeta fiorentino. Questo screziato mosaico di spunti, riflessioni e provocazioni andrà a comporre il copione inedito che un attore e un'attrice metteranno in scena nella piazza del duomo di San Miniato, incastonati in un fondale di proiezioni, vegliati dalla torre di Federico e dallo spirito tormentato di Pier Della Vigna, ancora vibrante tra le foglie dei tigli.

San Miniato, Piazza del Duomo, 24 giugno 2021, ore 21.30


Accademia Perduta Romagna Teatri - Compagnia C.G.Viola

POLVERE

Spettacolo vincitore TRAC Puglia - Finalista IN BOX 2020
di Pierfrancesco Nacca, regia di Giulia Paoletti.
Con Marina Lupo, Claudio Spadaro, Andrea Lintozzi, Pierfrancesco Nacca
scene Alessandro Chiti
musiche Marco Bruno
Video mapping Paolo Passarelli
Con il sostegno di CREST e Compagnia Cesare Giulio Viola
Con il patrocinio di Comitati Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti

Polvere è il pretesto per raccontare dal punto di vista di una famiglia tarantina, gli effetti che la grande acciaieria (ILVA) provoca ai danni della città di Taranto e dei suoi abitanti. La famiglia Cataldo è composta da Mimmo, Marina e il figlio Piero, insieme vivono nel quartiere Tamburi a ridosso dell'impianto siderurgico. Polvere racconta la storia di una famiglia appesantita dal piombo, dal nichel, dalla diossina, dall'arsenico, dal benzopirene. Una famiglia che fondamentalmente si ama ma che è avvelenata e il veleno in circolo darà luogo ad uno scontro generazionale (tra padre e figlio) senza esclusione di colpi.

San Miniato, Piazza del Duomo, 1 luglio 2021, ore 21.30


Centro Mediterraneo delle Arti

GIUDA

di Raffaella Bonsignori
Con Maximilian Nisi
Musiche Stefano De Meo
video art Marino Lagorio
costumi Tiziana Gagliardi
elementi scenici Luigi Sironi
a cura di Maximilian Nisi
aiuto Paola Schiaffino
coordinamento Cristina Ferrazzi
si ringrazia per la collaborazione la Sartoria Farani di Roma
foto di scena Luigi Cerati

Giuda racconta la sua verità. L'uomo che l'umanità intera ha messo sotto accusa esce dall'ombra per dare la sua versione dei fatti, riscrivendo i confini del suo rapporto con Cristo. Nel suo tormento interiore, Giuda è un'icona delle contraddizioni dell'uomo moderno, tanto fragile che, a volte, si smarrisce nella sua ricerca di amore e finisce per commettere delitti persino peggiori di quelli che gli suggerirebbe l'odio.

San Miniato, Piazza del Duomo, 5 luglio 2021, ore 21.30


Controcanto Collettivo - Associazione Culturale Progetto Goldstein

SETTANTA VOLTE SETTE

ideazione e regia Clara Sancricca
con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca
voce fuori campo Giorgio Stefanori
scenografia Controcanto Collettivo con Antonia D'Orsi
costumi Francesca Di Giuliano
disegno luci Cristiano Di Nicola
foto di scena Simone Galli - Atlas fotografie
organizzazione Gianni Parrella
uno spettacolo di Controcanto Collettivo
produzione di Progetto Goldstein
con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris, ACS-Abruzzo Circuito Spettacolo, Verdecoprente Re.Te. 2017

Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s'incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l'empatia non sia solo un'iperbole astratta e che l'essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l'uomo. Con Settanta volte sette il Collettivo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Ci ricorda che dentro la ferita, dentro la memoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall'alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana.

San Miniato, Piazza del Duomo, 8 luglio 2021, ore 21.30


Il teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia

LA METAFISICA DELLA BELLEZZA.

Lettere dalle case chiuse alla Senatrice Merlin
un progetto di Elena Arvigo
con Elena Arvigo

Questo spettacolo nasce dal desiderio di indagare la pornografia della verità attraverso la figura della prostituta. Si cerca di mettere a fuoco, attraverso la lente del materiale raccolto - la storia reale delle ragazze delle "case". Le "case chiuse" vengono chiuse il 20 Settembre 1958 grazie all' impegno e alla tenacia proprio di una donna, Lina Merlin, prima donna ad essere eletta in Senato, e grazie alla sua proposta di legge per eliminare lo sfruttamento della prostituzione e per chiudere quindi le case chiuse. Le lettere alla Senatrice Merlin, son lettere per lo più di madri -piene di speranza, dignità stupore e gratitudine per chi si sta mostrando interesse verso la loro situazione di "donne perdute "sfruttate- per chi, come la Senatrice Merlin, ha cercato concretamente di immaginare per loro un futuro diverso e migliore.

San Miniato, Piazza del Duomo, 12 luglio 2021, ore 21.30


T.P.E. Fondazione Teatro Piemonte Europa - C.T.B. Centro Teatrale Bresciano

VERGINE MADRE,
canti, commenti e racconti di un'anima in cerca di salvezza dalla divina commedia di Dante Alighieri

Di e con Lucilla Giagnoni
collaborazione ai testi Marta Pastorino
musiche originali Paolo Pizzimenti
scene e luci Lucio Diana e Massimo Violato

Sono parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali. Eternamente ripetute come le preghiere. I canti non vengono spiegati e, per quanto, ad essere sinceri, talvolta possano sembrare incomprensibili all'ascolto, sono loro a spiegarci quello che ci sta accadendo. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro dell'uomo, l'aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la prigione della donna, la grandezza della madre che ci indica l'unica strada possibile: la conciliazione degli opposti, l'armonia dei contrari. Un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera. A cantare e raccontare storie è una donna. Perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. E perché sicuramente l'anima ha una voce femminile.

San Miniato, Piazza del Duomo, 15 luglio 2021, ore 21.30


Simone Cristicchi in/p>

PARADISO
dalle tenebre alla luce
dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
con la partecipazione di 22 elementi dell'Orchestra OIDA di Arezzo

scritto da Simone Cristicchi in collaborazione con Manfredi Rutelli
musiche di Valter Sivilotti e Simone Cristicchi
canzoni di Simone Cristicchi
regia di Simone Cristicchi
aiuto regia Ariele Vincenti

In ogni uomo abita una nostalgia dell'infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell'essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all'Inferno - che molto spesso è da lui edificato - barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell'arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura.
A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta "Paradiso", opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore dall'oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo attraversano i secoli per arrivare con l'attualità del loro messaggio, fino a noi.
La tensione verso il Paradiso è metafora dell'evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione.
Il viaggio di Dante dall'Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l'incontro con l'immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.

L'idea di realizzazione dello spettacolo che rappresenterà il momento più importante della 75^ edizione della Festa del Teatro di San Miniato, nasce con l'intento di proporre una messinscena di grande respiro, nel solco della Divina Commedia e nell'anno delle Celebrazioni Dantesche.
Il focus sul Cantico del Paradiso è il frutto di un'attenta analisi sui contenuti che ha sostenuto la convinta realizzazione di un'opera originale con l'intento di offrire nuovi spunti di riflessione su temi spirituali che da vicende puramente individuali trascendono nel collettivo, riguardando tutta l'umanità.
Il poeta che ha cantato la disperazione, l'angoscia, la colpa e l'espiazione, che si è inoltrato dentro le viscere della terra e si è affaticato sulla dura salita del Purgatorio è ormai pronto per lo slancio finale verso Dio. Il suo Dio però è una conquista. si trova in seguito a una lunga e impegnativa ricerca, nella quale la ragione gioca un ruolo fondamentale. È lei che, in un continuo confronto con l'istinto, propone di ricostruire un ordine confacente all'uomo: le forze irrazionali sotto plasmate e si dirigono verso un fine che le esalta.
Non si tratta di reprimere i bisogni terreni ma di realizzarli in una prospettiva più alta.
La ragione ha fatto toccare con mano a Dante come l'istinto mal guidato sia distruttivo.
Gli ha fatto comprendere la necessità dell'espiazione, di una presa di coscienza definitiva.
Questa meravigliosa metafora dell'esistenza assume, in un momento così particolare e difficile nella storia dell'umanità, un significato ancora più importante.
L'arte può offrire dunque sempre nuovi elementi di riflessione e strumenti per indagare le zone più remote delle nostre coscienze.
L'Opera, così come tutte quelle iniziative collaterali che saranno proposte, tenteranno dunque di dare nuove risposte a quesiti sempre ricorrenti ed attuali.
E lo farà unendo due forme d'arte complementari e popolari come il teatro e la musica.

San Miniato, Piazza del Duomo, dal 23 al 28 luglio, ore 21.30




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