Questo sito utilizza cookie tecnici, di profilazione propri e di terze parti. Se continui la navigazione, se accedi ad un qualunque elemento di questa pagina (tramite click o scroll), se chiudi questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
Chiudi ed Accetta Voglio saperne di più
 

ARCHIVIO DI TUTTE LE EDIZIONI:

cerca all'interno del sito:

SEGUICI SU:


facebook youtube email



Ministero

Regione Toscana

EVENTI/NEWS
 
LXVI Festa del Teatro 2012
 

LXVI Festa del Teatro 2012

il programma

Tutto il programma in versione PDF

progetto scuola Anteprima festival


Inaugurazione LXVI Festa del Teatro
2 luglio dalle ore 18,30 Palazzo Grifoni, San Miniato

Premiazione delle scuole finaliste del concorso Il teatro dello Spirito: giocare "sul serio"

Frammenti dall'esistenza di Maria

Roberto Mussapi
2 luglio ore 21,30 Palazzo Grifoni
Conferenza spettacolo di e con Roberto Mussapi

Ingresso libero

Frammenti dall'esistenza di Maria è un monologo costituito di sette parti, sette poesie autonome ispirate a momenti dell'esistenza di Maria di Nazareth, sia attinti alle (scarne) citazioni evangeliche, sia alla tradizione, e spesso di pura invenzione dell'autore, invenzione fondata su dati storici appurati.
E' un monologo in versi, la voce recitante impersona un angelo, che racconta vari momenti della vita della madre di Cristo, sia in qualità di testimone o addirittura attore, sia in veste di narratore di vicende a cui parteciparono altri angeli. Mussapi è autore e voce recitante, nonché curatore della regia e delle scelte musicali.
L'opera debutta alla serata inaugurale del festival di San Miniato, e il libro pubblicato da Raffaelli Editore esce in perfetta concomitanza, a fine giugno, per essere già a disposizione del pubblico e dei lettori dal giorno precedente la rappresentazione.

Guai a voi o ricchi
Papà era cattocomunista

Guai o voi o ricchi

3 luglio ore 21,30 Auditorium San Martino, Hotel San Miniato
presentato da Sicilia Testro

di e con Giovanni Scifoni


Il pubblico entra in sala accompagnato da un caotico montaggio di voci sconnesse, opinioni, sono interviste di ragazzi fuori dalle scuole alla periferia di Roma, poi d'improvviso tuona il rock progressive della "Messa-Beat", il Narratore comincia lo spettacolo e ci porta negli anni 60, quando il dibattito era vivo e cruciale, i giovani cattolici non parlavano d'altro, nelle salette parrocchiali si leggeva il capitale di Marx, si parlava di "peccato sociale", c'erano i preti operai, le chiese occupate per protestare contro il Vietnam. Poi ci porta più lontano, in Colombia, con i preti guerriglieri e la teologia della liberazione, i canti di protesta di Victor Jara, sui muri di San Salvador i fascisti scrivevano "Sii patriottico, uccidi un prete". Poi ci porta ancora più lontano, da S. Agostino, S. Giovanni Crisostomo e le omelie contro l'avarizia. Il narratore intreccia le storie con l'uncinetto dell'ironia e del paradosso. Ogni racconto provoca domande e tormenta la coscienza: qualcuno ha trovato soluzioni molto pratiche, qualcun altro continua a cercare. Il narratore interroga tutti e porta sul palcoscenico ciò che ha raccolto nella sua indagine.



Laudario di Santa Maria della Notte

Laudario

5 luglio ore 21,30 Chiesa di San Francesco
presentato da Fondazione Istituto Dramma Popolare, Compagnia di Santa Maria della notte

con Marco Azzurrini, Agostino Cerrai, Roberta Geri, Andrea Giuntini
cantori del Laudario: Gabriele Basso, Cristiano Benedetti, Duccio Beverini, Sandro degl'Innocenti, Simone Faraoni, Cristina Fedrizzi, Eleonora Gronchi, Irene Luperini, Elisa Malatesti, Silvia Pagnin, Marialuisa Pepi, Ilaria Savini
musiche per coro polifocnico Roberto Tofi, drammaturgia e regia Salvatore Ciulla
Apparati scenici Daniele Spisa ? Gemma Romanelli, Luci Riccardo Tonelli

Prima rappresentazione assoluta

Il Laudario di Santa Maria della Notte di Sansepolcro rappresenta un luminoso esempio di quella splendida letteratura popolare e religiosa che fiorisce nel periodo medievale nel nostro paese, specialmente nell'area umbra e toscana, e che coniuga in maniera unica e, forse, irripetibile, la fede religiosa di un popolo con il suo diffuso senso artistico. Sacra rappresentazione di ispirazione medievale, ma con accenti e linguaggi contemporanei, lo spettacolo è un montaggio di alcune laudi dell'omonimo laudario di Sansepolcro e ripercorre la vicenda terrena di Gesù attraverso lo sguardo di Maria, alla quale l'opera è dedicata.

I versi, nati dalla devozione popolare, venivano usati come preghiera alla Madonna dai braccianti agricoli che aderivano alla Confraternita di Santa Maria della Notte. Poco prima dell'alba, uscendo dal borgo per recarsi al lavoro dei campi, questi devoti consacravano la propria giornata alla Madonna, invocando la sua benedizione e ricordando l'annuncio evangelico, fonte di grazia e di salvezza. Utilizzando le diverse liriche con cui il laudario è composto, è stata redatta una partitura drammaturgica che contiene versi recitati e versi cantati, che un gruppo di attori e di coristi, impersonando di volta in volta i vari personaggi, offrono all'ascolto e alla visione del pubblico. Le diverse laudi, in una totale adesione al testo antico, sono montate in un ordine diverso da quello comunemente presente nella raccolta di archivio, realizzando una sorta di racconto popolare, visto attraverso gli occhi della Madonna, della storia della salvezza.



Morte d'Adamo

Morte d'Adamo

9 luglio ore 21,30 Duomo
presentato da Fondazione Istituto Dramma Popolare, Anima Mundi e Corale Cosimo Balducci

di Elena Bono
Con Gabriele Carli, Agostino Cerrai, Silvia Pagnin
Musiche eseguite da: Flauto ? Claudia Bucchini, violoncello ? Manuel Zigante, coro "Monsignor Cosimo Balducci", coro Orpheus Ensemble, organista - Matteo Venturini, direttore ? Simone Faraoni
Regia Salvatore Ciulla



L'oratorio Morte d'Adamo è costruito intorno alla parola poetica di quella grande scrittrice e drammaturga che è Elena Bono.
"In tutta la mia opera ho sempre raccontato la Passione di Cristo che si rinnova sempre nella storia" ha dichiarato più volte l'autrice, e questo suo primo racconto ne è un chiarissimo esempio e dimostrazione. Adamo, che qui rappresenta tutta l'umanità peccatrice e in attesa della salvezza, alla fine della sua lunga vita terrena, ricorda il giardino dell'Eden con struggente nostalgia, ricorda il suo rapporto contrastato con Dio, il suo voler essere simile a Lui, il peccato originale; terribile è poi la memoria del sangue di Abele, ucciso da Caino, l'altro figlio. Ricorda però anche la promessa che Dio gli ha fatto, preannunciandogli la salvezza attraverso il sacrificio del Figlio, il nuovo Abele, l'Agnello. La messa in scena prevede l'alternarsi del racconto Morte d'Adamo interpretato da tre attori con l'esecuzione da parte del coro di una serie di salmi della Misericordia di Dio, messi in musica in epoche diversi. Il violoncello, il flauto e l'organo dialogano con le voci narranti, diventando di volta in volta "sfondo" sonoro per gli attori o attori essi stessi, ricamando una partitura poetica e musicale che realizza un tutt'uno espressivo di grande capacità evocativa.

Stragiudamento

Stragiudamento

13 luglio ore 21,30 Auditorium San Martino, Hotel San Miniato
presentato da Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese

di Angela Dematté
con Alberto Mancioppi
regia di Andrea Chiodi

Ingresso libero

Spettacolo inserito all'interno della manifestazione "Il teatro e l'esperienza del sacro"

Una nuova creazione e un grande interprete per affrontare una sfida difficile, per portare in scena colui che fu e che sempre sarà il "traditore". Qual è la faccia del male? Un blasfemo e scioccante Ecce Homo. Ecco tutto. Ecco l'uomo che si dà in pasto ad altri uomini per rivendicare la sua verità. Per indagare se mai ce ne sia una. Egli ha bisogno di noi, ma forse anche noi, lì in platea, abbiamo bisogno di lui. Di conoscere la verità. Lo vogliamo davvero? Ecce homo. Ora dobbiamo decidere cosa farne, ancora una volta. Uno spettacolo nel quale la semplicità dell'allestimento e la forza interpretativa cercano di essere a servizio di grandi domande.

Il giullare pellegrino

Il giullare pellegrino

16 luglio ore 21,30 Auditorium San Martino, Hotel San Miniato
presentato da Jobel teatro

con Marinella Montanari
un lavoro di Lorenzo Cognatti

Prendendo spunto da testimonianze dell'epoca (i manoscritti dei pellegrini medievali, le cronache e le novelle di più autori del XII ? XIII secolo) lo spettacolo di Cognatti ripercorre tappe e usanze di un ipotetico pellegrinaggio medievale da Roma fino a Santiago de Compostela, tra cavalieri, commercianti, giullari, angeli, diavoli, maghi, monaci, santi e briganti. Narratrice della storia è una allegra giullaressa che, affrontando il cammino in prima persona, rivive tappa dopo tappa il lungo viaggio attraverso i percorsi della Via Francigena, della Via Podense e del Cammino di Santiago, scoprendo tra Italia, Francia e Spagna il fascino di un'antica Europa in movimento.

Un divertente pellegrinaggio teatrale che alterna quadri storici, usanze tradizionali,episodi buffi, racconti evocativi, canti e grammelot, in un'emozione che cresce ad ogni passo fino alla meta tanto desiderata.

Chaka

Chaka

17 luglio ore 21,30 Chiesa di San Francesco
presentato da Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con Fondazione Istituto Dramma Popolare

di Leopold Sedar Senghor
partitura per voce recitante, canto, piano, tromba, percussioni, kora
con Luca Lazzareschi (voce recitante) Papi Thiam (percussioni, canto) Maly Dialy Cissoko (kora, canto) Mirio Cosottini (piano, tromba)
Un progetto di Massimo Luconi

Senghor si riappropria ed elabora il personaggio di Chaka, re del popolo Zulu, come simbolo della liberazione contro la schiavitù e precursore della lotta per l'unità africana; ne amplifica la figura in chiave evangelica, a metà tra un martire cristiano e Orfeo che discende negli inferi della negritudine, costruendo una breve ma intensissima parabola di raffinata struttura linguistica. Il lirismo di Senghor e l'originalissima costruzione drammaturgica, che unisce la forza della tragedia e la raffinata struttura poetica alla semplicità della cantata popolare, collocano questa opera al di fuori di ogni schematismo di genere, in un contesto di teatro epico di toccante spiritualità.

L'abbandono alla divina volontà
Il diario spirituale di Giuseppe Toniolo

Giuseppe Toniolo

18 luglio ore 18,30 Palazzo Grifoni, San Miniato
Conferenza spettacolo con Agostino Cerrai, Andrea Massei, Linda Palatella, Federica Sgro, Paola Lombardi

musiche eseguite da Grazia Barsotti e Laura Battini
intervento introduttivo di don Enrico Giovacchini ? direttore Fondazione Toniolo
impianto scenico e inserti video Bernardo Pellegrini
a cura di Agostino Cerrai

Lo spettacolo propone, in forma di lettura scenica, alcune pagine tratte dal diario spirituale di Giuseppe Toniolo, pagine dalla quali emerge nitidamente il profilo della sua profonda ed intensa spiritualità, radice e misura del suo instancabile impegno culturale, socio-politico ed ecclesiale. In questi scritti personali, come anche nella lettera al figlio o alla fidanzata che nella partitura scenica contrappuntano le pagine del diario, prendono corposità espressiva gli ideali, i valori e le virtù che hanno abitato l'interiorità di Toniolo e che hanno rappresentato le sorgenti della sua operante e feconda presenza nella storia del suo tempo.

Anima Errante

Erring Soul Erring Soul

dal 19 al 23 luglio ore 21,30 Piazza Duomo, San Miniato
presentato da Fondazione Istituto Dramma Popolare, Tieffe Teatro, Proxima Res, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese? Tra Sacro e Sacromonte

di Roberto Cavosi, regia Carmelo Rifici, con Maddalena Crippa, Francesco Colella, Carlotta Viscovo, Raffaella Tagliabue, Stefania Medri, Francesca Mària
Scene Daniele Spisa ? Costumi Margherita Baldoni ? Luci Matteo Crespi ? Interventi musicali Emanuele De Checchi ? Contributi video Vincenzo Genna
Si ringrazia per l'aiuto alla regia Mariangela Granelli

Prima rappresentazione assoluta

1976, è estate, a Seveso un guasto alla ciminiera di una fabbrica di profumi causa la fuoriuscita di una grande nube di diossina. La diossina è una sostanza estremamente tossica: ustionante, cancerogena e teratogena. La diossina veniva usata in Vietnam per le bombe al napalm. Sara è una donna di Seveso, è felicemente sposata ed aspetta un figlio. Quella nube cambia la sua vita. La donna, in stato di gravidanza non sa cosa fare. Nessuno, nel 1976, conosceva esattamente quali fossero le conseguenze della diossina per il feto, ne c'erano analisi in grado di capire le reali condizioni fisiche del bambino. Dal Vietnam arrivavano solo poche, imprecise, ed allarmanti notizie di gravissime malformazioni genetiche. A Seveso muoiono migliaia di capi di bestiame.
Adulti e bambini vengono ricoverati in ospedale con gravi forme di cloracne. Il paese viene fatto evacuare. Sara, non ottenendo risposte dalla scienza, si rivolge alla Beata Vergine pregandola di venirle in soccorso. Erring Soul Erring SoulLa sua richiesta si fa sempre più assidua, più insistente. Sara vorrebbe si compisse un vero e proprio miracolo: vorrebbe che Maria scendesse dal cielo per aiutarla. Tale è la sua caparbietà che Maria non solo acconsente alla sua richiesta, ma le propone uno scambio. "Se il tuo fardello è troppo pesante - le dice -, lo prenderò io e tu prenderai il mio." Sara, pensando che si sarebbe assisa tra gli angeli in trono, accetta lo scambio. Ma la sua felicità dura poco e nei panni di Maria si trova sul Golgota davanti a suo figlio in croce. Ancora davanti ad un figlio che lei non è in grado di difendere. La ricerca di una sfera trascendente, di un mondo emblematico e spirituale, di un "significato" esistenziale, abbinato ad un sentito impegno civile sono le caratteristiche poetiche che caratterizzano Anima errante. Drammaturgicamente il testo è costruito su varie contaminazioni, contrappuntate in diversio linguaggi: danza, prosa, musica, canto, dialogo stretto e monologo ed è teso alla ricerca di una sintesi attraverso precise scansioni stilistiche: teatro liturgico-medioevale del primo finale, teatro realistico delle scene ambientate nel Motel d'Assago o del finale tra Sara e la ginecologa e il teatro espressionista delle scene in chiesa, il tutto assemblato da forti tinte di "pittura" simbolista e metafisica. Dal punto di vista del contenuto "Anima Errante" è il tentativo di trovare il "disegno" di una madre assoluta, di una madre nel tempo e attraverso il tempo. E' il percorso tortuoso e difficile di tutte le donne, di tutte le madri che in questo mondo fatto di violenza e sopraffazione non sono in grado di difendere il loro stesso figlio. La loro Anima errante è destinata a soffrire nell'impotenza, come Maria che non ha potuto nulla per suo figlio in Croce. L'ultimo quadro infatti è un quadro assoluto, delle madri di ogni epoca salite su un Golgota comune, e dove, nella metafora, si possono vedere scorrere "immagini" anche del nostro tempo: le madri dei desaparecidos, le madri dei condannati nei campi di sterminio, le madri delle morti bianche, le madri?

Erring Soul Erring Soul Erring Soul

La Fondazione Dramma Popolare si riserva di modificare il programma degli spettacoli.


© 2002-2021 fondazione istituto dramma popolare di san miniato

| home | festa del teatro 2021 | chi siamo | dove siamo | informazioni e biglietti | scrivici | partner | sala stampa | trasparenza | sostieni | informativa privacy | informativa cookie |

 

Fondazione Istituto Dramma Popolare San Miniato
Piazza della Repubblica, 13 - 56028 San Miniato PI
P.I 01610040501

Home